Quante volte ti è capitato di trovarti di fronte al tuo bambino che piange talmente tanto e senza apparente motivo da non poterlo sentire più? E pensare: “ Ti ho cambiato, hai mangiato, ti ho tenuto in braccio e adesso ancora cosa c’è?? Ora basta, sono sfinita”
COSA E’?
La sindrome del bambino scosso (Shaken Baby Syndrome) è una delle forme più frequenti di maltrattamento, anche involontario, dei i bambini molto piccoli (2 settimane – 6 mesi di vita).
E’ il periodo di massima intensità del pianto per il piccolo e la sua struttura muscolare è ancora decisamente molto debole e non permette di controllare bene il capo. I movimenti violenti e ripetuti del capo del bimbo possono danneggiare i vasi sanguigni del cervello e provocare un’emorragia cerebrale anche grave.
NON FATELO MAI!
QUALI SONO LE CAUSE?
Questa reazione del genitore è dovuta spesso a un disagio causato da stanchezza fisica e psicologica.Spesso avviene in casa a seguito di un pianto inconsolabile senza apparente motivo del bambino.
GLI EFFETTI
Uno scuotimento anche di pochi secondi può causare lesioni molto gravi (emorragie cerebrali e nella retina).
Le strutture anatomiche nei bambini sotto ai 2 anni come il volume e il peso del capo in rapporto al resto della massa corporea (la testa rappresenta circa il 15% del peso corporeo), l’elasticità delle strutture scheletriche, il basso tono muscolare a sostegno del capo, la fragilità e immaturità della massa cerebrale favoriscono questi ingenti danni.
COSA PUÒ COMPORTARE?
- Danni alla vista/cecità
- Disabilità uditive
- Disturbi di apprendimento
- Ritardo mentale
- Disturbi del movimento
- Disturbi del linguaggio
- Disturbi comportamentali
- Crisi convulsive
QUALI SINTOMI?
A seguito dello scuotimento si potrebbero verificare i seguenti sintomi:
- Vomito
- Inappetenza
- Difficoltà alla suzione
- Irritabilità
- Sonnolenza
- Assenza di espressioni facciali e vocalizzi
- Rigidità nella postura
- Difficoltà respiratorie
- Difficoltà nel controllo del capo
SE PIANGE COSA PUOI PROVARE A FARE:
Ricordando che il pianto è il mezzo di comunicazione del bambino, se lo hai allattato, cambiato, hai verificato che non abbia caldo e/o freddo, che non abbia bisogno del contatto, puoi provare anche a portarlo a fare un giro in macchina, fargli sentire della musica o un rumore bianco, fargli un bagnetto caldo, cammina, parlargli, piegagli le gambe e riportalo in posizione fetale.
E SE PROPRIO NON SI CALMA?
Se la situazione diventa esasperante e non si riesce a trovare rimedio la cosa migliore da fare è posizionare il bambino in sicurezza, allontanarci per cercare di ritrovare un equilibrio e chiedere aiuto o a membri della famiglia o ad amici o chiamando il pediatra o la vicina di casa.
Fonte: Società Italiana Pediatri.